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"Amityville House" Parte Prima: La famiglia DeFeo


Ci troviamo nello stato di New York, nella contea di Suffolk ed esattamente nella cittadina di Amityville. Fondata nel 1658 dai coloni di Huntington, venne chiamata precedentemente Huntington West Neck South, ma il nome non piaceva molto tanto da decidere di cambiarlo successivamente in Amityville, un posto per l'amicizia (Amity). Qui, al 112 Ocean Avenue (oggi cambiato nel 108 Ocean Avenue) sorge una casa, costruita nel 1924 sulle fondamenta di una precedente abitazione. Oggi potrebbe sembrare una casa come tante, avendo subito qualche ritocco e dopo esser stata ridipinta di un bianco candito, ma non è così, infatti le pareti all'interno di essa resteranno sempre impregnate di rosso sangue e non ci saranno mai tinte che possano cancellare gli orrori avvenuti in quelle mura e che adesso verranno descritti.

Ultimi giorni di giugno del 1965, la famiglia Riley dopo appena cinque anni dall'acquisto, vende la propria casa (appartenuta in precedenza ad altri due proprietari) alla famiglia DeFeo di chiare origini italiane. La nuova famiglia è composta da sette elementi, infatti, oltre al signore e la signora DeFeo, abbiamo cinque giovanissimi figli di cui tre maschi e due femmine. Proprietari di una concessionaria che gli permise di realizzare il sogno americano, i DeFeo, nonostante il loro credo cristiano, non era tra le famiglie più tranquille della zona, soprattutto nella figura del signor DeFeo, padre autoritario e violento, in special modo con il figlio maggiore dal quale si aspettava molto. Il figlio maggiore era “Butch” come veniva chiamato dalla gente del paese, ma il suo vero nome era Ronald Jr. Il ragazzo sentiva molto la pressione del padre e questa sua forte tensione lo portò ad avere atteggiamenti altrettanto aggressivi, sia con i pochi amici che era riuscito a farsi che con il padre col quale, ormai quotidianamente, si trovava a discutere. Il comportamento irrequieto di Butch iniziò a preoccupare seriamente i propri genitori che lo obbligarono a seguire delle sedute presso uno studio psichiatrico. Ben presto però gli incontri con il medico finirono perchè Butch li considerava inutili ritenendo di non averne bisogno e, a riprova di questo, per qualche tempo Butch si dimostrò più calmo tanto da essere premiato dal padre per il suo impegno con soldi ed addirittura con un motoscafo da poter usare per sfogarsi sul fiume dietro casa. Ma questi gesti non fecero altro che riaccendere più violentemente la brace che era assopita sotto la cenere. Butch incominciò ad assumere droghe finendo per essere espulso anche dalla scuola. Pensando che il suo duro atteggiamento nei confronti del figlio lo avesse portato ad essere un ragazzo instabile, il signor DeFeo continuò a cercare di dare stabilità a Ronald Jr. decidendo di assumerlo alla concessionaria come dirigente ed offrendogli anche un ottimo stipendio, ma di tutta questa gentilezza improvvisa Butch non sapeva che farsene se non utilizzarla per continuare a divertirsi nei locali di Long Island e continuando a fare uso di droghe. Il ragazzo ormai sembrava perso e incontrollabile, tanto da arrivare a puntare un fucile verso il padre durante una loro discussione e soltanto il malfunzionamento del grilletto impedì già da allora un omicidio. Il padre di Butch rimase talmente scioccato da questo suo gesto da munirsi di grosse statue, raffiguranti personaggi religiosi, per porle a protezione della casa. Uno dei vicini racconterà che il signor DeFeo giustificò questo suo circondarsi di oggetti sacri perchè aveva il diavolo dentro casa e, ripensandoci tempo dopo, le parole non chiarivano se per diavolo intendesse il figlio o qualcosa di malvagio dentro casa. Arrivati nel 1974, Butch non cambiò il suo carattere, ma anzi, aveva sempre più bisogno di soldi per il suo vivere scellerato. Considerando ormai il suo stipendio (mai meritato) ridicolo, organizzò con un complice una rapina proprio nella concessionaria di famiglia. Il colpo riuscì, ma dopo la denuncia del signor DeFeo, la polizia risalì agli artefici. Incredulo che potesse essere stato il figlio a rapinare la sua stessa famiglia, il signor DeFeo ritirò la denuncia, scagionando il figlio ed il complice. Il signor DeFeo cercò comunque di capire i motivi di questo gesto provando ad ottenere delle informazioni sull'accaduto da parte di Butch che però, per tutta risposta, minacciò il padre di ucciderlo se avesse continuato a tormentarlo.

13 novembre 1974, ore 6:30 del mattino, Ronald DeFeo Jr. “Butch” entra agitato in un bar di Amityville per chiedere aiuto. Qualcuno aveva sparato ai suoi genitori. Il proprietario del bar con poche altre persone corsero verso casa di Butch e quello che videro li sconvolse. Venne chiamata subito la polizia che non poté fare altro che constatare la morte degli abitanti, non solo del signore e della signora DeFeo, ma anche di tutti i figli escluso Butch. Tutte le vittime erano state colpite con un fucile calibro 35, due colpi per ogni adulto ed un colpo secco per i più piccoli, in un orario che si poteva aggirare tra le 3:00 e le 3:15 del mattino. Ronald DeFeo Jr. venne portato alla stazione locale di polizia ed interrogato. Le sue dichiarazioni erano del tutto incongruenti, affermando prima che ad uccidere la sua famiglia fu un uomo chiamato Louis Falini per poi, il giorno seguente, ritrattare e confessare che fu lui stesso a commettere gli omicidi. In questa sua nuova versione però incominciò a fornire motivazioni del tutto irrazionali. Durante i successivi interrogatori mirati a far emergere la realtà dei fatti, venne chiesto a DeFeo come avesse potuto accanirsi, oltre che sui propri genitori, anche sui propri fratelli e sorelle che erano di certo vittime innocenti e fuori dai suoi problemi, ma Ronald dichiarò che, una volta uccisi i propri genitori, non poté più fermarsi perchè spinto a continuare da delle voci che lo obbligarono ad uccidereli tutti, le stesse che da giorni lo stavano, in modo sempre più insistente, tormentando affinché commettesse quei delitti. Dichiarò che le voci appartenevano a degli spiriti che infestavano la casa. Le voci alla fine avevano preso possesso del suo corpo impedendogli di fermarsi. Tutto si svolse molto rapidamente e senza ostacoli.

Il processo a DeFeo avvenne quasi un anno dopo. Nonostante sia il medico della difesa che quello dell'accusa fossero concordi nell'affermare che Ronald DeFeo avesse gravi problemi mentali con possibili disordini della personalità, venne comunque accettata la tesi per la quale, al momento degli omicidi, DeFeo era perfettamente consapevole di ciò che stesse facendo tanto da svolgerlo velocemente e senza errori. Per questo il 21 novembre 1975 venne ritenuto colpevole di pluriomicidio e condannato a 150 anni di carcere, 25 per ogni familiare ucciso. Detenuto nel carcere Green Haven Correctional Facility di Beekman NY, ancora oggi sta scontando la sua pena presumibilmente fino alla sua morte.

Tutta la storia è sicuramente triste ed inquietante, ma dopo il massacro e la condanna vennero fuori più domande che risposte, tra cui:

I corpi di tutte e sei le vittime erano coricati nei propri letti. Si confermò che tutte e sei stavano sicuramente dormendo nel momento della morte e che nessuno dei sei aveva ingerito droghe o sedativi. Allora la domanda: come è possibile che nessuno avesse sentito i primi spari svegliandosi dal sonno? DeFeo dovette entrare in almeno tre stanze per compiere i delitti, possibile che fu talmente veloce da non dare il tempo ai propri familiari di destarsi dal sonno? Una spiegazione la si potrebbe trovare pensando che DeFeo non fosse solo quella notte a compiere gli omicidi, ma comunque ci sarebbe un'altra domanda a cui dare risposta, ovvero, la polizia ha certificato che sul fucile con cui DeFeo ha sparato non venne montato alcun silenziatore, allora, visto che la casa non era particolarmente lontana da quelle dei suoi vicini, come è possibile che questi, come le vittime, non avessero sentito esplodere alcuno sparo? A tutt'oggi, nonostante le innumerevoli ricostruzioni, non ci sono risposte a queste domande e lo stesso DeFeo non riuscì mai a ricostruire in modo chiaro gli accadimenti aiutando a far luce su questa oscura pagina di cronaca.

Tutto archiviato quindi e tutto lasciato alla storia del posto, ma per assurdo da quel momento, quel terribile fatto di sangue, venne offuscato da qualcosa di ancora più misterioso che non aspettò molto a farsi strada aprendo un nuovo capitolo per la casa di Amityville.

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